Monte Ivigna

La Vetta di Merano
Monte Ivigna, conosciuto anche come Picco d’Ivigna si estende sopra Merano 2000, ad Avelengo. Il suo picco roccioso é composto da due punte, il picco d’Ivigna piccolo (2552 metri) e quello grande (2581 metri)
L'impressionante struttura delle cime di granito è relativamente facile da raggiungere, la salita delle due cime è caratterizzata da diversi gradi di difficoltà: L'Ifinger piccolo è facile da raggiungere per gli escursionisti esperti, la cima grande, invece, richiede un passo sicuro, una testa per le altezze e una leggera esperienza di arrampicata sulla roccia.

Entrambe le vette sono però accomunate dal magnifico panorama di Merano e della Val Venosta, delle Alpi Sarentine, dell'Ortles e delle Dolomiti.
Racconto di una escursione sul Monte Ivigna:
Salita al Monte Ivigna
Come è successo per tutta l'estate, il servizio meteorologico avverte di piogge e temporali nel corso della giornata dopo alcune ore amichevoli al mattino? Quindi si parte alle 06:00  da Merano e si parcheggia alla stazione a valle Falzeben vicino ad Avelengo, da dove inizia l'escursione sul Monte Ivigna. Da lì abbiamo risalito il ripido pendio fino alla stazione a monte della funivia di Merano 2000. Qui è ancora deserto e le prime nebbie stanno già risalendo la Naiftal, esattamente in direzione del nostro percorso escursionistico.

Bisogna essere fortunati, direttamente al Naifjoch la nebbia si alza e il caldo sole mattutino bagna il paesaggio alle prime luci del giorno.
Così l'ardua salita non è più difficile, seguiamo il sentiero sul pendio della vetta e ci godiamo la vista libera sul crinale fino alla città termale di Merano alla nostra sinistra, mentre sulla destra l'ampio pendio erboso si estende fino al rifugio Kuhleiten.

Impressioni

Una volta giunti a questa altitudine, raggiungiamo di nuovo il classico sentiero escursionistico n. 19, che conduce attraverso la cresta orientale fino alla cima e che rivela una vista favolosa sulla Val Passiria, le Alpi Sarentine e la vicina vetta dell'Hirzer con il "Videgger Assen" sottostante, che si crogiolano alle prime luci dell'alba.
Poco dopo, a circa 2500 metri, il sentiero si divide. Qui al bivio, che viene "sorvegliato" da un branco di capre, bisogna decidere per una delle due cime:  A sinistra si raggiunge la piccola cima (2552 metri), che è erbosa e considerata molto facile da raggiungere attraverso il sentiero escursionistico.

A destra, invece si volta, l'ambizioso alpinista, qui essere liberi da vertigini è un prerequisito visto che è richiesta una facile arrampicata sulla corda fissa in posizione esposta. Ci teniamo sulla destra, e subito la corda fissa porta a una stretta cresta, sopra la quale si passa alla cresta sommitale rivolta a ovest. Qui dobbiamo essere molto concentrati, ci muoviamo lungo le corde fisse fino a quando un'ultima salita, sempre lungo la corda, porta alla croce di vetta.

Una volta arrivati, ci godiamo una meritata e calorosa riunione del consiglio di amministrazione e guardiamo verso la conca di Merano, le Dolomiti, il gruppo dell'Ortles e le Alpi Sarentine. Si potrebbe facilmente trascorrere l'intera giornata qui, sarebbe così bello, ma purtroppo il fronte del maltempo annunciato si sta già muovendo nella nostra direzione dalla Val Venosta.

La discesa
Dopo l'iscrizione obbligatoria nel libro delle vette, iniziamo la discesa, che completiamo con palpitazioni cardiache sulle corde fisse. Arrivati di nuovo al sentiero escursionistico n. 19, ci dirigiamo verso il rifugio Kuhleiten, dove il simpatico padrone di casa ci serve un ottimo caffè e uno strudel di albicocche ancora caldo. Da lì proseguiamo la nostra discesa attraverso il "classico" sentiero escursionistico n. 19, passando per la chiesetta di Sant'Osvaldo fino a Falzeben.

Mappa


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Info
Come arrivare:
Con la funivia Merano 2000 o in macchina fino a Falzeben.

Durata
Da Falzeben ca. 3 ore, dalla stazione a monte della funivia Merano 2000 ca. 2,5 ore.

Stagioni
Ideale nei periodi senza neve. In estate meta ideale per vivere l’alba e meravigliosi tramonti sopra Merano.
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